Il PRESEPE FAVOLOSO

OPERA VISIBILE NELLA BASILICA SANTA MARIA DELLA SANITA’

Una meravigliosa scarabattola di corten, realizzata da esperti architetti, una scenografia labirintica e magica dove una folla di pastori popola le vie di un mondo in bilico tra il vero e il fantastico. Un quartiere della città che accoglie un’opera nella quale può specchiarsi e riflettere la sua grande vivacità.

E’ il Presepe Favoloso, che nasce da una idea dei Fratelli Scuotto della bottega La Scarabattola, in collaborazione con lo scenografo Biagio Roscigno, e si realizza grazie alla preziosa collaborazione di professionalità e maestranze che hanno reso possibile un progetto ambizioso.

Ambizioso perché approda in un territorio che, tra difficoltà e contraddizioni, ha scelto da tempo di accogliere la bellezza dell’arte.

Il Presepe Favoloso è “la benefica coesistenza degli opposti, nella città teatrale aperta alla convivenza e speranzosa nella redenzione. E’ un Mondo Sospeso.” Così scrive Pietro Gargano, curatore della monografia sull’opera. “Usando la modernità, si recuperano personaggi scomparsi, abbinando l’antico al moderno.

Disse Pasolini, e la frase andrebbe usata come un mantra, che la tradizione muore solamente se la si abbandona, in esclusiva, ai tradizionalisti. Hanno in testa, l’ha scritto Stefano de Matteis, più Caravaggio che Cuciniello. Più Picasso e la Transavanguardia che i manieristi. I loro modelli unici hanno facce da vicolo, familiari.

”E’ favoloso questo presepe perché arricchito da personaggi visionari e terrifici riportati alla luce dalla tradizione favolistica meridionale.

Il pozzo con Maria Manilonga, il Lupo mannaro, Mamma Sirena, i 12 monaci carmelitani e la monaca dannata, sono personaggi fantastici che s’intrecciano con quelli più noti della tradizione e convivono senz’attrito con l’aspetto più realistico e contemporaneo della scena.

Così, mentre  due guappi si sfidano a duello, Totò guarda orgoglioso il suo busto in bronzo ed Eduardo De Filippo ritrova per un attimo la sua perduta Luisella a cui cede la maschera di Pulcinella.

E non è peccato ritrovare nell’abilità di uno scugnizzo che palleggia con un’arancia, le fattezze di Maradona così come non guasta la presenza di “ciruzzo ‘o niro”, figlio del nostro dopoguerra, confuso nell’allegria delle danze dionisiache orchestrate da Ciccibacco che precipita nel sonno.

Nel buio della cecità, invece, cadono ineluttabilmente i sei ciechi che mostrano plasticamente l’opera del Bruegel esposta al Museo di Capodimonte. Questo presepe dialoga con la lezione antica, in una rivisitazione rigenerante del passato che ci proietta nelle grandi possibilità di una tradizione dinamica, futura.

La comunità del Rione Sanità si è lasciata riempire da questo presepe con lo spirito e la partecipazione di chi riesce ancora a credere nelle favole, possibili se il racconto parte dal basso. “Il Presepe Cuciniello sta lì, nella Città Alta di San Martino.

Il Presepe Favoloso è appena nato nella Città Bassa, alla Sanità. Entrambi rappresentano una via napoletana alla bellezza. In alto seguendo la tradizione, più in giù rendendola dinamica, aggiornandola ai tempi e guardando a un futuro alle porte.

Non dimentichiamolo: la Natività degli Scuotto parte dal basso per arrivare al Cielo.”

La Scarabattola
IL PRESEPE FAVOLOSO” Il mondo sospeso della Scarabattola al rione Sanità. SCARICA IL PDF

“Un’opera d’arte che mescola antropologia, archeologia e fede. Da far conoscere a tutto il mondo. Meravigliosa!”
Paolo Giulierini – Direttore del Museo Archeologico di Napoli

 

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PHOTOS by Sergio Siano