Salvatore e Emanuele Scuotto in mostra al MIC di Faenza
Il “Concorso Internazionale della Ceramica d’arte contemporanea – Premio Faenza” che, in occasione dell’ottantesimo anniversario dalla sua inaugurazione, ha organizzato “una grande Biennale della Ceramica Contemporanea Internazionale, ad invito, curata dai critici d’arte internazionali” ha ufficialmente invitato all’esposizione Salvatore e Emanuele Scuotto. I due scultori napoletani, noti per il loro ventennale lavoro svolto presso la bottega di famiglia La Scarabattola, saranno in mostra con i più importanti artisti della ceramica mondiale. La mostra si terrà al MIC di Faenza dal 30 giugno al 7 ottobre 2018.

Entusiasti e gratificati dall’invito, i due fratelli artisti hanno così sintetizzato il senso della loro poetica che li ha portati a questo prestigioso riconoscimento:
“Per noi l’artigianalità (che concretizza l’idea e ne preserva il segno) rappresenta il valore sostanziale della scultura. L’argilla, quella che noi consideriamo fango raffinato, polvere bagnata che richiama l’atto della creazione, resta il medium perfetto per tradurre la nostra poetica. La magia alchemica della terra, dell’aria, dell’acqua e del fuoco (che l’argilla orchestra ogni volta), resta imprescindibile nel nostro lavoro e nella nostra narrazione contemporanea. Una contemporaneità che affonda a piene mani nella ricca tradizione plastica meridionale per poi stravolgerla in forme e contenuti che raccontano il nostro tempo”.

Per l’occasione sarà esposta “La torre di babele” , un agglomerato di teste in terracotta, metafora di una umanità densa, confusa e naufraga. Un’opera che meglio si riflette nelle parole del critico d’arte Pasquale Ruocco:
“…Ed ecco apparire i volti di uomini, di donne, di anziani e di bambini, che quotidianamente attraversano le nostre cittá, le nostre Babele, invisibili, anonimi, indifesi, alla ricerca di un momento di felicitá, di una possibilitá di sopravvivenza, un momento di condivisione, alla ricerca cioé di un’occasione di riscatto; storie, memorie, immagini di una realtá marginale che tra le mani degli Scuotto diventano l’icona di una mondo caotico che dovrebbe trovare nell’inclusione, e non nell’indifferenza, il proprio progetto di vita.”
La mostra è organizzata grazie al sostegno di Regione Emilia-Romagna, Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio Faenza, Caviro
Con il patrocinio di Regione Emilia Romagna, Provincia di Ravenna, Comune di Faenza, Anno Europeo della Cultura, Aic (International Academy of Ceramics), ICOM, 50° Premio Europa Faenza
Con la collaborazione tecnica di Officine Saffi
Media partner: La ceramica Moderna e Antica